Affondante: vedi sinking. Angler: Pescatore Antialga: si tratta di un accorgimento realizzato direttamente sull'amo (o sull'ancoretta) oppure messo in atto durante la realizzazione dell'innesco (es. nella montatura Texas) o nella sagomatura dell'artificiale. Esso garantisce ad amo ed ancoretta di non raccogliere i detriti sospesi o la vegetazione sul fondale. I sistemi piu' "estremi" consentono anche di evitare l'incaglio in tronchi o altri ostacoli. Purtroppo alcuni sistemi antialga se male utilizzati o mantenuti, evitano anche la abboccata del pesce, tuttavia nella pesca ai predatori è uno strumento utilissimo, anzi indispensabile, per sondare gli hot spot. Spesso la stessa geometria dell'artificiale è progettata specificatamente per ottenere un artificiale antialga, come nel caso degli spinnerbait. Animare: Si dice per definire la azione esercitata dal pescatore nel muovere l'esca artificiale che appunto grazie a questo movimento si anima e prende vita diventando potenzialmente catturante. Armatura: Telaio solitamente metallico che compone l'ossatura di un artificiale e che di esso è la sua componente strutturale. Negli artificiali rotanti si definisce armatura il filo metallico che ospita paletta, corpo, e amo; nei minnow il telaio che compone i vari anellini di fissaggio della lenza e degli ami. Alcuni artificiali sono privi di armatura. E' il caso per esempio dei minnow con anellini avvitati o incollati al corpo oppure degli ondulanti. In questi casi entrambi hanno nel corpo anche la componente strutturale. Artificiale: Si dice di un esca non naturale, realizzata con i materiali piu' diversi modellati, lavorati, attrezzati per simulare, imitare, rappresentare, piu' o meno verosimilmente un essere vivente acquatico oppure un insetto allo scopo di ingannare il pesce. Le esche artificiali possono essere fedelissime rappresentazioni di un essere vivente (vedi le imitazioni di mosca nella pesca con coda di topo) o al contrario non avere nessun tipo di apparente riscontro in natura. In questo caso la forza di attrazione viene esercitata dalla abilità del pescatore nel renderla verosimile (è come nel caso dei trailer in cotenna di maiale (pork rind). Tuttavia la loro forza attrattiva ha poco a che fare con la consistenza organica originale e vengono utilizzate per la loro particolare resistenza all'innesco ed ai denti dei pesci predatori. Le esche artificiali possono essere suddivise in 3 grandi categorie. Le esche per la pesca a mosca (fly lure), le esche tenere (soft bait) e le esche dure (hard bait). Le prime come detto hanno la lora peculiarità nella fedele rappresentazione dell'equivalente naturale. Le altre sono utilizzate per una pesca piu' dinamica e di quasi continuo movimento dell'esca. Sono utilizzate prevalentemente nella pesca a spinning e nella pesca a casting. Autocostruttore: Persona che autocostruisce, realizza in proprio, gli artificiali da dedicare alla pesca a spinning, o apporta delle personali modifiche a quelli commerciali. Bait: Esca (per esempio spinnerBAIT, buzzBAIT, cranckBAIT, softBAIT). Belly Boat: Detto anche ciambellone. Piccolo natante monoposto simile ad un grosso salvagente che ospita il pescatore e che consente ad esso di pescare in zone irraggiungibili da riva. Blade: Letteralmente "lamierino". Indica la paletta di un rotante o di uno spinnerbait. Da non confondere con la paletta divergente di un minnow o di un crank-bait (swimming lip). Bombix: Esca Italiana della ditta Pelican. E' un lipless (senza palettina) che somiglia ad un pesciolino. La particolarità del Bombix è nel peso specifico, molto alto, che consente a questo eccellente artificiale di essere lanciato a distanze siderali e di tenere ottimamente l'acqua nei correntoni o nei gorghi. Della stessa tipologia di artificiali possiamo annoverare i Filibustieri o i Rapala Long cast. Bucktail: Fibre naturali di pelo di coda di cervo. Si tratta di un materiale molto utilizzato nella costruzione esche artificiali o nella semplice farcitura di ami ed ancorette. Le fibre di bucktail sono piuttosto lunghe e rigide e particolarmente adatte per ornare, farcire o vestire esche grandi e voluminose. Il prefisso bucktail, viene inoltre utilizzato per indentificare la specificità di un'esca nella cui realizzazione si è ricorso all'uso di questo materiale, per es.: bucktail-Jig, bucktail-spoon, bucktail-spinner, ecc. Altre fibre, anche sintetiche, che presentano caratteristiche simili al bucktail naturale, vengono piu' o meno impropriamente chiamate "bucktail". Bullet: Pallottola. Identifica la forma tipica dei piombi usati per le montature Texas rig dalla classica forma a pallottola o proiettile. Buzzbait: E' l'equivalente dello spinnerbait ma con azione di superfice. Al posto della palettina rotante o ondulante e munito di un elica che emette turbolenze ed anche piccoli "spruzzi" sulla superficie dell'acqua.
Carolina Rig: Montatura utilizzata prevalentemente per lanciare "lontano" leggere esche siliconiche, anche galleggianti (floating). Prevede l'utilizzo di un piombo a 50-100 cm circa dall'amo. Il piombo puo' essere fermato sulla lenza o lasciato libero. La distanza tra il peso e l'esca consente a questa di scendere nell'ultimo tratto della discesa molto delicatamente oppure, utilizzando esche galleggianti, di fluttuare. Ottima nel caso di fitta vegetazione di fondale, per mantenere a lungo l'esca sopra il tappeto di alghe. Esistono molte varianti come l'utilizzo di piccole armature che fermano il piombo (south carolina rig), o cercano di realizzare un effetto rattlin. Altre varianti famose (definirle varianti è una semplificazione in quanto per molti si tratta si montature a se stanti) sono lo split shot realizzata con un piombo tondo spaccato fissato a 30-60 cm dall'amo. Cavaglierino: Piccolo oggetto a forma di U che viene inserito in una armatura per sostenere una paletta. E' presente in alcuni tipi di rotanti o nella prima paletta degli spinnerbait con palette multiple. Chugger: Esca di superficie simile al popper ma dotato di un muso piu' affusolato ed idrodinamico. Simula la azione di un pesce o di un anfibio in attività blanda di superficie o in difficoltà. Ciambellone: vedi belly boat. Clevise: Cavaglierino, vedi in. Countdown: Conto alla rovescia. Utilizzato per identificare gli artificiali affondanti, dimensionati e appesantiti in modo tale che l'affondamento avvenga ad una velocità fissa (almeno fino ad una certa profondità) ad esempio in 20 cm/sec. In questo modo, dopo il lancio, effettuando un conteggio mentale (uno...due...tre...), sapremo con sufficiente approssimazione il livello di profondità raggiunto dall'artificiale. Crank "to crank": Metodologia di recupero. Un artificiale da recuperare "to crank" è un artificiale che si recupera senza azioni di canna e polso ma solo tramite il recupero regolare esercitato con il mulinello. Vedi anche crank bait. Crankbait: Si tratta di un'esca artificiale che imita un pesciolino, dalle caratteristiche particolari e particolarmente utilizzato nella pesca al bass. Esistono tantissime tipologie di crank bait anche se il crank bait tipico è certamente il crank di profondità. Il crank di profondità è galleggiante e dotato solitamente di una ampia ed allungata paletta poco inclinata. La paletta e la geometria consentono all'esca di raggiungere, in recupero, la profonditΰ molto velocemente. La profondità raggiungibile dipende da vari fattori e la classificazione dei crank spesso è proprio fatta tenendo conto della profondità raggiungibile. L'assetto in recupero per effetto della grande paletta è sempre piuttosto "inclinato" ossia con il muso che tende al basso. Viene animato unicamente dalla azione di recupero effettuata con il mulinello, senza altre eclatanti azioni di canna o di polso. Il recupero può essere forzato fino a toccare il fondale. Infatti la paletta fatta "picchiare" sul fondale potrebbe attirare il bass. La ampia paletta consente inoltre all'artificiale di deviare e scansare eventuali ostacoli presenti evitando così l'incaglio. Anche il corpo quando è tozzo e largo protegge le ancorette da un possibile incaglio in rilascio. Crazy Crawler: Esca tozza di superfice per la pesca del black bass. Si tratta di un'esca dotata di un paio di braccine snodate che in fase di lancio si protraggono lungo il corpo non opponendo resistenza all'aria mentre in fase di recupero si aprono opponendosi al fronte di acqua. L'artificiale quando si recupera, con le braccine ben aperte, da l'impressione di nuotare o meglio annaspare sulla superficie di acqua, generando una grande quantitΰ di spruzzi d'acqua e di rumore che possono attirare il black bass in attività. Cucchiaino: Puo' identificare sia un ondulante (cucchiaino ondulante) che un rotante (cucchiaino rotante). Deep: Fondale, profondo, identifica un artificiale pensato per essere utilizzato in profondita'. Non identifica una tipologia di artificiale specifico ma piuttosto una caratteristica di esso. Un esempio di artificiale deep è il Rapala shad rap-deep runner. Devon: Famosissima e antica esca metallica nata a metà dell'800. Down Shot: Leggi in drop shot. Dressing: Vestire. Il termine viene utilizzato per definire le fasi di costruzione delle livree delle mosche per la pesca con coda di topo (vestire l'artificiale o meglio l'amo che funge anche da armatura). Drop Shot: Il drop shot è una tecnica di pesca che prevede l'utilizzo di una montatura realizzata nella sequenza filo-amo-piombo. Tale montatura è detta anche down shot.
Fresh Water: Letteralmente acqua fresca ma si usa anche per definire l'acqua dolce (non salata). L'equivalente italiano piu' vicino, in termini aulietici, è "acque interne". E' riferito a tutte le acque non salate dove potere esercitare la pesca come fiumi, laghi, torrenti ecc. Fat: Con il termine fat (ciccione) si identificano tutta una serie di artificiali sia hard bait che soft bait dal corpo tozzo (per es.: Rapala fat rap o Senko fat) Filibustiere: Artificiale che imita un pesciolino, senza paletta (lipless), di origine Italiana. La forma molto areodinamica ed il peso consentono a questo artificiale di essere lanciato a distanze incredibili. Oggi in commercio sono praticamente introvabili. Fortunatamente con la autocostruzione è possibile replicarne fattezze, particolarità e potere catturante. Ne esistono di vari tipi pesanti e leggeri. Finesse: Tecnica di pesca che prevede una presentazione dell'esca nel modo piu' naturale possibile. Non necessariamente viene eseguita con esche leggere (come erronamente ritenuto) ma piuttosto con esche proporzionate rispetto all'ambiente ed alla preda da insidiare. Flipping: Tecnica di pesca al bass ed altri predatori che prevede una presentazione dell'esca tramite una posa relativamente verticale e con una entrata in acqua dell'esca dolce e naturale, dentro o a ridosso di ostacoli o vegetazione acquatica. Il rilascio dell'esca nel punto prescelto avviene a mulinello ben chiuso accompagnando il filo, precedentemente sfilato dalla bobina, con la mano opposta a quella che sostiene la canna. La azione di pesca, se necessario, prosegue muovendo l'esca in verticale, a saltelli, o con un recupero piu' o meno lento esercitando delle pause più o meno prolungate. Va detto tuttavia che la maggior parte delle volte ci si deve aspettare l'abboccata immediatamente dopo la posa, sull'esca in caduta, proprio perchè con questa tecnica si riesce ad arrivare esattamente nei "punti caldi" dove si presume che stazioni il pesce. Si utilizza prevalentemente dalla barca o da belly boat in quanto grazie ai natanti si raggiungono perfettamente questi "punti caldi". Il flipping si esegue preferibilmente con acqua velata o moderatamente torpida. Per una esecuzione "da manuale" si utilizzano canne molto rigide e specifici mulinelli a bobina rotante alcuni dei quali possono essere dotati dello specifico dispositivo "flip" che agevola la ferrata nella fase di posa con conseguente rilascio di filo. Si utilizzano esche relativamente pesanti come jig oppure esche in gomma piombata, allo scopo di entrare con facilità dentro fitte formazioni di vegetazione. Floating: Galleggiante, fluttuante. Si usa per identificare un artificiale galleggiante. Possono raggiungere anche alcuni metri di profondita' (di solito massimo 1 o 2) ma solo grazie al peso della lenza o alla azione di recupero. Quando rilasciati tentano di recuperare la superfice, fluttuando piu' meno vistosamente. Florida Rig: Per alcuni è semplicemente una variante del Texas rig, altri la considerano una montatura a se stante. Si utilizzano i piombi con una appendice a spirale per l'ancoraggio sulla testa del worm ed ami offset. L'innesco dell'amo è identico alla texas rig eccezione fatta per la prima uscita dal corpo che viene fatta traslare verso la coda per fare spazio alla spiralina del piombo. Questa traslazione puo' essere anche molto accentuata. Questo è possibile in quanto il piombo non è fissato sulla lenza e non si rischiano insaccamenti dell'esca in fase di lancio. E' molto efficacie quando il pesce (specialmente il black bass) attacca con poca convinzione oppure si limita a pizzicare le appendici molli dell'esca. In questa situazione, con una montatura Texas, l'amo potrebbe trovarsi fuori portata del pesce. Fluoro Carbon (F.C.): Monofilo additivato o rivestito con F.C. Il F.C. conferisce alcune particolari caratteristiche al monofilo. Queste sono: minore visibilità in acqua, maggiore rigidità, maggiore affondamento, minore memoria meccanica. Il F.C., in generale, tollera poco gli schiacciamenti (attenzione ai nodi!!!) e presenta una maggiore difficoltà di imbobinamento. Dal punto di vista della resistenza meccanica il F.C. ha una resistenza abbastanza simile al monofilo tradizionale in nylon. Esistono F.C. specifici per realizzare i terminali e F.C. da caricare direttamene in bobina. I primi solitamente presentano una maggiore rigidità ed una minore visibilità in acqua ed anche un prezzo maggiore, i secondi hanno solitamente una minore rigidità che consente un imbobinamento più agevole, un prezzo inferiore ma risultano anche piu' visibili in acqua. Foam: Con il termine foam si identificano tutta una serie di materiali espansi ossia materiali come il poliuretano o simili che nella fase di formatura vengono espansi con aria. In questo modo si genera una schiuma (foam appunto) molto porosa e dal peso specifico molto basso. Lo scopo industriale è quello di espandere in volume il materiale di base per rendere lo stesso meno costoso. Gli utilizzi principali sono imballaggi e coibentazioni. Questa espansione fa si che sia un materiale dal peso specifico bassissimo e quindi galleggiante. Ottimo per la costruzione di esche galleggianti. Freak Bait: Esca tenera di assoluta fantasia, dotata di numerose e variegate appendici. Galleggiante: vedi floating. Grub: Verme, lombrico, larva. Indica tutta una serie di esche tenere in gomma o silicone prevalentemente di piccole o medie dimensioni, dai falcetti, alle varie imitazioni di larve, alle creazioni fantasia che non hanno apparente riscontro in natura. Si tratta generalmente di esche che presentano un corpo tenero ma compatto dove posizionare l'amo e una o due appendici molli, delle codine, fluttuanti. Queste ultime sono normalmente posizionate nella parte posteriore. Esistono ovviamente tante varianti come nel caso dello skirted grub che dal lato opposto alle codine ha uno skirt (gonnellino) solidale con il corpo. Hardloy: Dall'inglese"lega metallica dura"). Materiale per la costruzione degli anelli, che garantisce una discreta scorrevolezza e un costo contenuto. La maggior parte delle canne da pesca esce dalla fabbrica montando anelli di questo tipo, ma la loro resa può variare sensibilmente a seconda dell'accuratezza della lavorazioni a cui vengono sottoposti. Hard Bait: Esca dura. Sono cosi identificate tutte le esche di consistenza dura e realizzate con materiali non soffici come il legno, la plastica e il metallo. La sagomatura avviene per lavorazione meccanica con asportazione del materiale in eccesso (metallo, plastica, legno) o per modellazione a freddo o caldo (metallo e plastiche), mentre solo per le plastiche anche per iniezione in appositi stampi previa fusione del polimero di base che solitamente in origine è sotto forma di granulato. Un hard bait tipico è il minnow anche se sono veramente tantissime le esche rientranti in questa categoria. Hot Spot: Identifica un punto caldo, una zona, dove è nota la attività del pesce, o dove vi sono le potenzialità perchè il pesce sia presente ed in attività. Si puo' utilizzare per identificare un luogo, ma viene prevalentemente utilizzata per identificare un punto specifico spesso molto circoscritto e ben definito. Hula Grub: Skirted Grub (vedi in) della nota casa Gary Yamamoto. IGFA: Acronimo per International Game and Fishing Association. In Line Spinner: Indica genericamente un rotante. Jerkbait: Jerkbait sono esche voluminose e pesanti dalla forma che ricorda un pesce. Possono essere con o senza paletta. La particolarità dei jerk piu' che la dimensione ed il peso tuttavia, sta nella specifica azione di pesca da adottare con questa tipologia di esche (jerk=strattone, scossone, scatto, spasmo...). Esse vanno preferibilmente (ma non necessariamente) recuperate a canna bassa con frequenti colpi di polso, strappi piu' o meno accentuati e repentini cambi di direzione. Questa tecnica di recupero è detta "walking the dog", letteralmente "portare a spasso il cane". In questa fantastica sintesi linguistica, come bene sanno fare gli anglosassoni, è racchiusa tutta l'essenza del recupero... prego osservare il polso di chi tiene al guinzaglio un cane, magari un po... agitato. Oltre ai jerk che definirei "classici" ossia esche dure e pesanti, esistono poi tutta una serie di esche che possono essere classificate sotto questa tipologia grazie al fatto che ben si prestano ad una azione w.t.d. indipendentemente dalla dimensione e dal peso. Si tratta per esempio dei soft jerk bait, quindi esche tenere, come gli Slug-O, o gli Squids e molti shad, ma anche esche dure dalle dimensioni piu' convenzionali come i Fox micro-jerk. Jig: Esca molto semplice composta da un amo con una testina piombata. Il jig viene completato con un gonnellino in gomma (skirt) e/o un trailer innescato sull'amo. Il trailer puo' essere un grub, un gambero, un lizard (salamandra). Può essere dotato di un sistema antialga. Jigging: Tecnica di pesca al bass e ad altri predatori che prevede l'utilizzo di un jig ed una presentazione a saltelli con una azione molto verticale ed a saliscendi. Jointed: Artificiale snodato ossia il cui corpo è costituito da 2 o piu parti "giuntate" ovvero tenute insieme, grazie all'armatura a "snodo". I jointed o snodati hanno un movimento molto piu' sinuoso e plastico degli equivalenti realizzati con il corpo in un pezzo unico. Esistono diversi sistemi per realizzare lo snodo, dall'utilizzo di cerniere al piu semplice e comune inserimento dell'anellino della armatura l'uno dentro l'altro. Knot: Dall'inglese temine generico per "nodo". Lenza Madre: Parte principale della lenza che solitamente riempie il mulinello. Lizard: Salamandra. Si definiscono cosi le esche siliconiche o in gomma la cui forma ricorda quella di una salamandra. Long Cast: Artificiali che consentono di realizzare lanci molto lunghi. Solitamente sono artificiali dalla forma affusolata e privi di paletta (vedi anche in "lipless"). Lure: Esca (sostantivo) - adescare, attirare (verbo to lure). Lip: Paletta vedi swimming lip. Lipless: Senza paletta. Vengono cosi definiti quegli artificiali che imitano un pesciolino e che non sono dotati di palettina (vedi swimming lip). Ne esistono di varie forme e tipologie. Esistono lipless per il w.t.d. come jerk bait o stick bait e lipless crank da recuperare solo di mulinello. Questi ultimi solitamente presentano il muso leggermente incavato ed inclinato che funge o fa le veci della paletta. Un famoso lipless crank è per esempio il rapala rattlin' rap. Esistono inoltre lipless cosi detti "long cast" che grazie al peso, alla forma affusolata ed appunto la assenza di appendici, possono essere lanciati a distanze incredibili. Alcuni di questi famosi lipless "long cast" sono di fabbricazione italiana (vedi anche Filibustiere e Bombix). Magnum: Aggettivo che accompagna la denominazione degli artificiali top di gamma dal punto di vista delle dimensioni. Solitamente gli artificiali Magnum si utilizzano per grosse prede di mare (utilizzo salt water) per questo motivo i materiali sono specificatamente scelti per resistere alla forte azione corrosiva dell'acqua salata. Making Lure: Fare (realizzare) un esca o modificarla. Martin: Con il termine Martin si definisce tutta una serie di artificiali metallici realizzati dalla ditta omonima (Martin Simplex) sia ondulanti che rotanti. I rotanti martin hanno una specificita' ossia la paletta montata direttamente sulla armatura senza cavaglierino o come dicono gli anglosassoni "in-line". I martin da 20g e 28g con fiocco (rosso o giallo) sono un "classico" per la pesca del Luccio, almeno in Italia. Minnow: Pesciolino, piccolo ciprinide. Identifica una esca artificiale tipicamente "hard bait" in legno, o plastica che imita un pesciolino snello ed allungato. Modena Rig: Montatura di origine Emiliana, inventata dall'amico Loris Ferrari, per le esche tipicamente soft bait che prevede una piombatura disassata rispetto allo stelo dell'amo ed indipendente da esso. E' realizzata su una apposita armatura a sua volta agganciata allo stelo dell'amo e/o alla lenza. Si usa sia con ami a gambo dritto che con ami off-set. Monofilo: Filo per la realizzazione della lenza. Il monofilo a differenza del trecciato o del multifibre è composto da un unico materiale omogeneo. Il monofilo si ottiene, grazie ad un particolare processo produttivo, partendo da un polimero (vedi per esempio in "nylon"). Nylon o Nailon: Fibra poliammidica formata da lunghissime catene di molecole (polimeri) legate l'una all'altra. Nel filo da pesca il nylon è il costituente base cui vengono aggiunti altri additivi come lo stirene per conferigli rigidità e fluorocarbonio per migliorare l'indice di rifrazione e renderlo dicroico; subisce, nella lavorazione, anche una finitura superficiale a base vaselina e silicone per conferire scorrevolezza. E' un famoso brevetto della DuPont. Offset: Si dice di specifici ami con l'occhiello disassato tipicamente utilizzati per le montature texas rig e florida rig. Esistono diverse varianti nella forma come per esempio la offset wide gap (con ampio spazio tra l'asse formato tra punta ed occhiello e la curvatura). Oliva: Identifica una tipica forma dei pesi utilizzati per appesantire la lenza o gli artificiali. Ondulante: Classica esca metallica composta da un corpo metallico argentato, dorato o variopinto dalla forma a foglia, che simula la sagoma di un pesce, un anello per il fissaggio del filo, un amo o una ancoretta in coda. Il nome deriva con tutta probabilità dal movimento "ondulate" che assume l'esca nella fase di caduta e recupero. Oncia: Unità di misura del peso, in uso nei paesi anglosassoni; un'oncia corrisponde a circa 28,75 grammi. Overrun: Con riferimento al rotante è indicato come il fuorigiri della bobina rispetto al filo ceduto o prelevato dal piombo. La bobina rilascia più filo di quanto il piombo riesca a svolgere di conseguenza si creano spire di filo in bobina che tendono ad accavallarsi creando immediatamente una matassa a volte indistricabile detta comunemente parrucca o backlash. Inconveniente di solito dettato da: condizioni di pesca (vento laterale molto forte); un'errata messa a punto del rotante o nella maggior parte dei casi da un errore tecnico in fase di lancio. Palomar: Nodo di semplice esecuzione e di ottima tenuta per la legatura di ami ad occhiello. Parabolica: Ponendo sotto sforzo una canna da pesca telescopica, questa andrà a curvarsi dal tallone al cimino approssimativamente lungo un arco di parabola. In realtà questo termine si riferisce nell'uso comune a canne la cui azione è molto progressiva e facile e coinvolge l'attrezzo in tutta la sua lunghezza. Paratura: Sinonimo di calamento, montatura. Parrucca o Backlash: Il groviglio di nylon che si forma sulla lenza madre in fase di lancio dovuto ad errore del lanciatore, difetti d'imbobinatura del mulinello, diametro troppo contenuto del filo o vento contrario. Pasturare: Attirare i pesci gettando loro del cibo (pastura). Pedone o Tallone: Il primo pezzo della canna corrispondente all'impugnatura. Pendolino: Sistema di segnalazione d'abboccata, consistente di un peso con un gancetto in cui scorre la lenza in tensione, che può alzarsi o abbassarsi in caso di una tocca o dell'allamatura del pesce. Pencil Bait: Esche hard bait lunghe e strette e senza paletta per un utilizzo prevalentemente w.t.d. L'equivalente soft del pencil bait è lo stick bait anche se questi due nomi vengono spesso utilizzati indistintamente sia per le esche tenere che per quelle dure. Pitching: Tecnica di pesca al bass, che prevede un lancio sottovetta o a pendolo in modo che l'esca viaggi piu o meno radente la superfice e con una entrata in acqua dolce e naturale. Rispetto al flipping con cui spesso è confuso, il pitching piu che una azione di pesca è un vero e proprio lancio e rispetto al flipping si esegue da una maggiore distanza, con acqua chiara e limpida, con esche piu' leggere. La azione di recupero che segue, prevede una pausa piu o meno breve ed a seguire un recupero più o meno regolare ed anche a saltelli. Si utilizzino esche tenere siliconiche o in gomma piu' o meno piombate oppure piccoli jig. Pike: Luccio. Plug: Tappo, oggetto cilindrico. Tempo addietro il termine plugo serviva ad identificare (almeno da parte dei pescatori), tutte le esche non classificate come ondulanti o rotanti. Man mano che la disponibilità di modelli di esche è aumentata, il termine è stato limitato all'utilizzo delle esche prevalentemente di fantasia (di superfice o galleggianti) come propbait, popper, chugger, wobbler o minnow fantasiosi. Oggi il termine, viene ancora utilizzato da qualche produttore per denominare le proprie esche, la cui forma piuttosto cilindrica tozza e regolare non e propriamente confrontabile con un minnow (ciprinide allungato) ma neppure uno shad (alosa). Popper: Esca di superficie dotata di un muso incavo o a fronte piatta. L'esca recuperata a strappi genera sulla superfice dell'acqua spruzzi e/o il tipico suono "pop" da cui il suo nome. L'esca tende a simulare l'azione di attacco di un piccolo pesce in caccia sotto il pelo dell'acqua o una situazione di imbarazzo e difficoltà di un "qualsiasi essere vivente". Tutto questo movimento attira il predatore anche a molta distanza. Tendenzialmente, se la attività del predatore è blanda si tende a dare poca intensità al recupero del popper viceversa quando i predatori sono al massimo della loro attività si cerca di generare spruzzi e suoni (pop...pop...) molto intensi e frequenti. Pork Rindt: Cotenna di maiale. Si tratta di trailer utilizzati per innescare jig o spinner bait e realizzati in una indistruttibile cotenna di maiale. Predatore (pesce): Si definisce un pesce che per il proprio nutrimento, per istinto di soppravivenza o per difesa del territorio o per chissà che altro preda altri esseri viventi. Esso è il target del pescatore con esche artificiali. E' bene ricordare che a parte rarissime eccezioni tutti i pesci sono anche predatori. In questo senso il target del pescatore con esche artificiali non ha potenziali limiti e le specie insidiabili sono praticamente tutte. Pro: Competenza, eccellenza, anche professionista. Propbait o Propeller: Hard bait senza paletta, dotato di 1 elica in coda o 2 eliche una in testa ed una in coda . Queste eliche durante la azione di recupero generano grandi spruzzi e turbolenze. Il prop bait una tipica esca di superficie o "top water". Puo' essere genericamente recuperato con regolarità oppure a strattoni analogamente a come si recupera un comune popper. Pesca: Malattia altamente contagiosa, trasmissibile sia in via ereditaria (di padre in figlio - rigorosamente in linea maschile) sia per contatto o frequentazione di persone già affette. Pescatore: Persona affetta in vario grado dalla malattia detta "pesca" (vedi). Nei casi più gravi si manifesta in modo conclamato con un fortissimo ed irrefrenabile impulso che porta a lanciare ami innescati nell'acqua. Picchetto: Accessorio reggi canna che si infila nella sabbia. Di lunghezza variabile, di solito sono costruiti in spezzoni di alluminio con profilo ad angolo, che comprendono sulla parte estrema superiore una staffa ad “U” e poco più sotto un bicchiere dove alloggiare il tallone/pedone della canna. Piramide: Piombo a forma di piramide in grado di assicurare il massimo della tenuta al moto ondoso specie su fondali con rena a grana fine. Placca: La sede in cui va fissato il mulinello sul pedone della canna. Nelle canne da surfcasting il suo centro è posto all'incirca 75/78 cm. dall'estremità per consentire la massima potenza in fase di lancio. Ovviamente pescatori che abbiano l'"imbracciata" più lunga, necessitano di un eventuale spostamento della placca in avanti di solito fino a 90/95 centimetri. Pocket Beach: (dall'inglese:"spiaggia tascabile") spiaggia di dimensioni ridotte, ma di notevole gradiente di profondità, chiusa da entrambi i lati da muraglioni, scogliere o formazioni rocciose in generale. Pop-up: è costituito da un materiale morbido espanso che permette di sollevare l’esca dal fondo (come un flotterino). Si trova di solito in forma di cordoncini cilindrici, può essere tagliato nella lunghezza voluta e applicato sul finale/bracciolo attraverso lo stesso amo. Prepreg: Termine inglese che definisce un tipo di fibra che, prima di essere avvolta, viene inpregnata di matrice allo stato liquido. Quadrante: Nel bolletino meteorologico indica (grossomodo) la direzione da cui proverranno i venti dominanti. Rapala: Famosissima casa Fillandese produttrice di esche artificiali. Rattlin: Parola onomatopeica che identifica il suono che emettono le palline in acciaio (o altro materiale) inserite nel corpo di un artificiale e che per effetto del recupero si colpiscono a vicenda emettendo appunto un rattle-rattle-rattle... l'effetto rattlin. L'effetto rattlin puo' essere realizzato anche direttamente sulla lenza, ad esempio non ammortizzando il piombo e facendo in modo che questo "sbatta" contro un altro piombo, una sferetta metallica o una armatura. Rig: Attrezzatura, equipaggiamento, montatura. Parola usata per identificare una specifica montatura e/o lenza (non del solo innesco come erroneamente precisato da qualcuno). Per es.: Texas rig, Carolina rig, Modena rig. Il Rigging identifica la "regolazione", le "manovre" messe in atto per "attrezzare" la lenza. Rotante: Classica esca artificiale composta da una armatura metallica, un corpo ed una paletta montata direttamente o tramite un cavaglierino sulla armatura. Durante il recupero la paletta ruota intorno all'asse dell'armatura generando una serie di bagliori luminosi, turbolenze e vibrazioni. Salt Water: Acqua salata (mare). Senko: Artificiale siliconico dalla forma di sigaro (o vermone tozzo) della nota casa Gary Yamamoto. Shad: Alosa. Identifica una esca artificiale che imita un pesciolino. Rispetto al termine "minnow" lo shad identifica la imitazione di un pesciolino piu' panciuto, come la alosa appunto (o le scardole). In ambito soft bait sono molto utilizzati anche i termini shad siliconico o shaddy (per i piu piccoli soft bait come ad esempio i kamagotchi). Shad Rap: Notissima imitazione di pesciolino panciuto della Rapala. I modelli storici ed anche i piu' noti sono lo shallow runner, con la paletta dalla inconfondibile forma a L, da usarsi per una azione rivolta agli strati superficiali dell'acqua e il deep runner munito di un grosso palettone allungato e capace, proprio grazie alla grossa paletta di puntare velocissimamente verso il fondo e quindi realizzato per gli strati piu' profondi. La gamma è completata da una serie di snodati e di varianti legati all'assetto da fermo (galleggiante o affondante) e/o alla presenza di effetto rattlin. Shallow: Superficie, bassofondale, identifica un artificiale pensato per essere utilizzato a poca profondita' (non in superficie). Non necessariamente è un artificiale galleggiante, puo' essere anche affondante, la poca profondita' è mantenuta grazie alla forma della paletta (molto inclinata, quasi a 90° e di dimensioni limitate) e dalla azione di recupero (per esempio Rapala shad rap-shallow runner). Sinking: Si usa per identificare un artificiale, tipicamente un hard bait, con azione affondante, ossia che è in grado di garantire una certa discesa in profondità indipendentemente dalla azione di recupero. Da fermo pertanto tende ad affondare. Skipping: Tecnica di lancio orientata alla ricerca del pesce prevalentemente solitario, stanziale in zone molto protette: sotto i pontili, sotto le fronde degli alberi ecc. Per fare raggiungere all'esca questi hot spot, irraggiungibili con un lancio tradizionale, si esegue un lancio a pelo d'acqua cercando di fare rimbalzare l'esca una o piu volte. Skirt: Gonnellino. Termine usato per definire una speciale rifinitura per le esche, a forma di gonnellino (gonnellino avaiano a dir il vero), formato da tanti spaghettini. Gli spinnerbait a copertura della testina di piombo, spesso hanno uno skirt. Skirted Grub: Particolare soft bait, caratterizzato da un corpo allungato, una o due codine e skirt (gonnellino) solidale in testa. L'amo si innesca tenendo l'occhiello dal lato del gonnellino che in recupero genera un bell'effetto fluttuato che si somma a quello delle due codine. Soft Bait: Esca tenera. Sono cosi identificate tutte le esche di consistenza tenera e realizzate con materiali soffici come la gomma, il silicone e altri impasti o compound. La realizzazione avviene per lo piu' per colatura o stampaggio a caldo in appositi stampi o conchiglie. I vermoni siliconici sono un classico esempio di soft bait. Spinnerbait: Esca artificiale antialga dotata di una armatura a V composta da un corpo ed un gonnellino e/o un trailer a coprire l'amo su un apice e di una o piu' palette rotanti sull'altro. Il filo si collega al vertice della V. Spoon: Cucchiaino, cucchiaio ondulante. E' inoltre la denominazione di alcuni particolari minnow affondanti (minnow spoon-vedi foto), utilizzati prevalentemente per la pesca del luccio e che riescono a simulare, grazie alla forma spoon ed alla dislocazione del peso, il movimento e l'andamento su un fianco, di un pesciolino malato o in difficolta'. Stick Bait: vedi in pencil bait. Strike: Significa sia "colpo di fortuna" sia "abbattere" (tutti i birilli a bowling), che "impressionare". Si usa dire per enfatizzare l'attimo "topico" di abboccata di un pesce di grossa taglia che in pratica, racchiude in se tutte le caratteristiche espresse dal significato del termine. Suspending: Si usa per identificare un artificiale che da fermo rimane in "sospensione"a mezz'acqua. Split Shot: Peso in piombo spaccato. E' chiamato anche pallino spaccato. Split Ring: Si tratta di anellini spaccati o a spirale utilizzati per unire due parti di lenza oppure due componenti di un artificiale. Ad esempio la giunzione tra armatura ed ancoretta in un minnow, si realizza con un anellino "split ring". Swim Bait: Esche che imitano un pesce. Il nome "swim", deriva dal fatto che queste esche "nuotano" con un realismo impressionante. Esistono swim bait dure, solitamente con snodo a cerniera ed incastro a V dette anche V-bait, e codina in materiale morbido e flessibile. Esistono anche swim bait tenere realizzate in gomma vinilica e dal corpo dalla sinuosa forma a doppio pettine. Swimming Lip: Paletta. Si tratta della speciale appendice in plastica o in metallo presente in alcuni pesciolini finti. Essa in recupero oppone resistenza all'acqua con l'effetto di generare un movimento sinuoso nell'artificiale. Inoltre grazie alla sua maggiore o minore inclinazione, genera rispettivamente un minore o un maggiore affondamento. Tackle Making: Attrezzi, attrezzature, strumenti ma anche soluzioni per "fare" .Il fare sottintende al "making lure"... roba da autocostruttori insomma. Tandem: Artificiale rotante munito di due palette. In inglese si usa anche il termine Tandem blade. Target: Obbiettivo o bersaglio. ll target identifica una aspettativa ed in ambito piscatorio èspecificatamente utilizzato per identificare l'aspettativa di cattura del pescatore. L'utilizzo di esche artificiali infatti presuppone una ponderata scelta dell'esca (e della tecnica di pesca) in funzione dello specifico "target" atteso. Esca grande per pesce grande (fosse sempre cosi...), ma soprattutto esca specifica per pesce specifico. Texas Rig: Montatura utilizzata per esche siliconiche o in gomma che prevede l'utilizzo di un peso dalla forma a proiettile e di un apposito amo "offset" innescato sulla testa dell'esca, fatto uscire a breve distanza, sfilato e reinserito quindi nel corpo dell'artificiale. La montatura texas ha diverse varianti sull'uso, la forma e il fissaggio o meno del peso. Trailer: Letteralmente rimorchio, che insegue. Si tratta di particolari esche utilizzate per innescare jig o spinnerbait. L'innesco del trailer viene eseguito lasciando appunto l'esca "a rimorchio". In questo modo oltre a dare volume, il trailer, è completamente libero di fluttuare. Treble: Ancoretta. Tail treble: ancoretta di coda. Trecciato: Oppure treccia. Filo composto da fibre o fili multipli ad elevata resistenza. Molto resistente alla trazione, all'usura ed allo schiacciamento. Non ha elasticità per cui il controllo sull'esca è diretta e la sensibilitΰ sulla abboccata è amplificata. Rispetto al monofilo tuttavia molto piu' visibile. I nodi inoltre devono essere specifici in quanto rispetto al monofilo è piu' facile lo sfilamento. Trolling Azione di pesca... Top Water: Di superficie. Si dice delle esche di superficie (esche top water o top water bait). Per esempio i popper, i buzzbait, i chugger i propbait ecc... Torpille: Peso solitamente in piombo o tungsteno dalla forma allungata e con un foro passante per l'intera lunghezza. Utilizzato per appesantire la lenza o il corpo degli artificiali. Tube: Esca tenera, molto versatile, solitamente in gomma vinilica dal corpo voluminoso e cavo (da cui il nome) e dotato di una appendice filamentosa. Il tube non ha apparenti riscontri in natura anche avrebbe la ambizione di assomigliare ad un gambero. Appesantito con appositi pesi (tube weight), in caduta esegue traiettorie piuttosto imprevedibili e molto catturanti. Da fermo le appendici filamentose si gonfiano e fluttuano nell'acqua. In recupero se ben innescato ha una traiettoria a zig zag molto ampia che si accentua ulteriormente in un recupero a strappi. Senza peso puo' essere utilizzato anche in superfice. Tube Weight: Speciali pesi da utilizzare per l'appesantimento dei tubes. Vivo: Termine per indicare il pesce vivo usato come esca. Waders: Stivali impermeabili di pesca che arrivano sino al giro vita. Wacky Rig: Montatura utilizzata per esche siliconiche ed in particolare piccoli worm o vermoni. Prevede l'utilizzo di un amo a gambo corto innescato al centro del worm, trasversalmente ad esso. Il modo apparentemente banale di innesco nasconde una presentazione di una efficacia e di un realismo impressionante. W.T.D.: Walking the dog. Walking The Dog: Metodo per recuperare/animare gli artificiali. Vedi in jerkbait. Weedless: Weed in inglese significa erbaccia, detrito. Non esattamente alga ma alga "cattiva" ossia un erbaccia che attaccandosi al nostro artificiale ne pregiudica l'efficacia. Weedless (letteralmente senza erbaccia) pertanto assume il significato del nostro antialga o del nostro sistema antialga. Wobbler: Vacillante, tentennante. Identifica una serie di esche di superfice aventi le caratteristiche proprie del termine. Worm: Verme o Vermone. Il worm è stata la prima esca artificiale in gomma morbida, inventata nel 1949 da Nick Creme. Da allora, ed in particolare con il boom delle esche morbide (soft bait), che possiamo circoscrivere a metà degli anni ottanta negli USA (nascita degli slug-go) ed a fine anni ottanta da noi, sono state create veramente una infinita' di modelli e varianti nelle forme dimensioni e colori. Sarebbe veramente impossibile fare un elenco anche solo sommario. Negli ultimi anni poi abbiamo assistito ad un nuovo fervore creativo da parte dei produttori, stimolato senza dubbio dal felice momento che sta avendo lo spinning e dalla indubbia crescita del livello tecnico dei pescatori. L'utilizzo di nuovi materiali e le ultime tecnologie utilizzate nella fabbricazione, hanno consentito la realizzazione di "oggetti", impensabili solo pochi anni or sono. Zavorra: Piombo o piombatura Zirconio: Metallo simile al titanio molto meno costoso di colore grigio e molto resistente all’azione corrosiva, è impiegato anch’esso in molte anellature. |